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La Mia Musica
In una saletta del secondo piano della mia scuola in Francia vi era un pianoforte a muro dove andavo a suonare, di nascosto, appena potevo. Avrei desiderato così tanto poter studiare anche musica, ma purtroppo quelle lezioni erano carissime e non me le potevo permettere. Allora strimpellavo, da solo, cercando di non farmi scoprire da nessuno.
Nel corso degli anni cercai di coltivare la mia passione per la musica, ammetto però con scarsi risultati. Il tempo era poco visto che passavo circa dieci ore al giorno in teatro, oltre al fatto che senza un maestro era molto difficile fare progressi.
Solo dopo esser tornato dalla Germania, verso la fine degli anni novanta, mi fu chiaro che i miei gusti musicali erano cambiati. Maturai una passione viscerale per la musica elettronica ambient, caratterizzata da sonorità psichedeliche e melodiche. A questo punto grazie all’arrivo delle nuove tecnologie, iniziai ad avvicinarmi ai primi software multitraccia, ai sintetizzatori virtuali, alle emulazioni dei riverberi, dei delay, dei compressori ed equalizzatori.
Iniziai a comporre le mie prime tracce sperimentando e combinando assieme i vari stili musicali che mi avevano accompagnato nel mio percorso. Inizialmente con l’intento di creare musica inedita per le mie coreografie, ma in seguito mi resi conto di non poter più farne a meno.